mercoledì 13 novembre 2013

Myanmar: venerare il Buddha

Premetto che, anche se la sento a me vicina, conosco poco la cultura buddhista, non conosco le differenze tra il buddhismo praticato in Myannar ed il resto del mondo e prendo solo spunto da quello che vedo qui in questi giorni per una riflessione.
Ci sono milioni di statue di Buddha ovunque, alcune sono antiche e piu "speciali" ma molte sono moderne, e tutte sono oggetto di culto.
Si offrono fiori, frutta, ombrellini, acqua, soldi ... diverse cose: si offre per avere fortuna, protezione, salute, acquisire "meriti" ...
L'offerta e' un modo di connettersi con il "divino".
Un altro tipo di offerta che si fa' su alcune statue "speciali" e' quella di applicare una fogliolina di oro (vero) sulla superficie della statua, in modo che con il tempo venga ricoperta d'oro.
Queste foglie d'oro vengono realizzate da dei negozietti che realizzano queste sottilissime lamine di metallo prezioso a mano: il lingotto viene passato in delle presse meccaniche ma poi il procedimento richiede quasi 7 ore di martellate manuali per raggiungere un tipo di sottilezza inpensabile con le macchine (dicono).
Ora a Mandalay c'e' una statua che, nel tempi, ha accresciuto in alcuni punti il suo spessore di oro di 15 centimetri ...
La statua e' soggetta ad una vera e propria venerazione mistica, percepibile e tangibile.
Ma solo gli uomini possono applicare le foglie d'oro alla statua, alle donne non e' concesso neanche entrare nella stanza dove la statua e' collocata.
Possono mettere le foglie d'oro insieme ai soldi nella cassetta delle offerte, pensera' un guardiano ad applicarle: e non e' solo una caratteristica di Mandalay.
Il primo pensiero e': paese che vai, usanza che trovi...
Ma la mente ... se inizia a spaziare chi la ferma?
In Italia parliamo tanto di eguaglianza tra uomini e donne, e va sempre a finire che "e' colpa dell'uomo che discrimina la donna".
Mi spiace, ma sono sempre piu' convinto che sono le maggiori religioni riconosciute (incluso il cattolicesimo) che, venendo tutte dallo stesso ceppo asiatico (e quindi attingendo e copiando l'una dall'altra), discriminano tutte la donna: sono le religioni che hanno formato, con il tempo, la stessa cultura nei popoli.
Prendete gli indiani d'America, che non hanno nulla a che fare con le maggiori religioni, e scoprirete che la donna aveva un ruolo principale nella vita sociale.
Certo, prendersela con la propria religione e' impensabile, e' un tabu, non si fa ... e se poi una volta morto ... no, no ...
... prendersela con gli uomini e' piu' facile...
"Ma sono gli uomini che hanno fatto le religioni, quindi e' giusto prendersela con gli uomini".
No, le religioni stanno in piedi perche', ci sono i fedeli: accettare una religione che discrimina tra uomini e donne significa accettare e alimentare la discriminazione.
Come puo' esserci eguaglianza tra gli esseri umani quando ci insegnano che non c'e' eguaglianza davanti al 'divino'?
Niente fedeli, niente religione, niente diseguaglianza ...
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(foto: Mahamuni Paya, le donne siedono in preghiera di fronte la finestra della stanza in cui e' custodita la statua del Buddha mentre gli uomini applicano foglie d'oro alla statua)
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2 commenti:

  1. ...e le guerre? al mondo si sta combattendo solo per difendere un credo, una religione...una filosofia di vita....

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  2. Grande Mauro.. sto leggendo ogni tuo post... e sembra di essere in viaggio con te. Buona continuazione.

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