Una delle stranezze di questo fantastico mondo e' proprio questa: un enorme masso dipinto d'oro in un improbabile equilibrio su un dirupo, in cima ad una montagna.
Si dice che sia in equilibrio grazie ad un capello del Buddha contenuto nel piccolo stupa costruito sopra il masso.
Golden Rock (in realta' loro la chiamano con un altro nome abbastanza difficile da scrivere e pronunciare) e' meta di pellegrinaggi essendo uno dei posti sacri che un buon fedele birmano deve visitare almeno una volta nella vita.
Dal piccolo villaggio a valle parte un sentiero costeggiato da due ali di bancarelle che mano a mano si diradano e poi il sentiero prosegue nel bosco: in circa 6 ore si arriva in cima alla montagna.
Ma anche i pellegrini oramai non camminano piu e si affidano a dei camion con delle panche sui pianali scoperti che sono gli unici che possono affrontare le salite ripide e che pero' partono solo quando sono stracolmi di viaggiatori.
Se pensate di stare stretti in metropolitana a Roma nelle ore di punta non avete provato questo.
In salita si spera che le ridotte riescano ad aggredire le curve ripide, in discesa si prega che funzionino i freni.
Ma perche' perdere tempo a preoccuparsi quando si puo' ammirare questa splendida vegetazione?
Da sopra la montagna si gode di un panorama magnifico su distese di verde e sulla pianura, giu in fondo.
In giro ci sono altri 2-3 massi in equilibrio ma mai cosi grossi e non cosi in bilico.
Come tutti i santuari, solo gli uomini si possono avvicinare ad applicare le foglioline d'oro.
Ma piu che un posto di preghiera sembra un posto da scampagnata: c'e chi prega, chi fa offerte, chi fa picnic, chi si fa le foto di fronte al masso, compresi i monaci.
E bancarelle, e ristoranti.
Approposito ... scena vista al ristorante: tavolata di turisti, dall'abbigliamento americani.
Un signore di mezz'eta con il cappello da cow-boy e macchina fotografica con teleobiettivo tutto sbilanciato in avanti cerca di fare un primissimo piano ad un monaco ad un paio di metri mentre il monaco sta fotografando lui e quelli della tavolata con il tablet.
:-)
Invece carina una partita 3 contro 3 di una specie di pallavolo ma giocata solo con piedi e testa.
Gli uomini a torso nudo si avvoltolano il longyj a fare una specie di pannolone, per avere le gambe libere.
C'erano dei monaci a guardare e ad un certo punto la squadra che ha perso e' uscita ed e' entrata una squadra di 3 monaci giovani: erano anche bravi, si vedeva che ci sapevano fare!
Beh, bel panorama, il masso e' un affascinante mistero della natura, il resto e' un simpatico spaccato della natura umana.
E sono contento di esserci stato.
"... nella terra degli Arhat ..."
Novembre 2013 - Febbraio 2014: un viaggio in Indocina nella bellezza della natura asiatica sulle orme della cultura Buddhista Theravada. Quattro mesi da solo ed in compagnia di amici fidati per percorrere 8500 km tra Thailandia, Myanmar (ex Birmania), Laos, Cambogia, Vietnam del Sud.
venerdì 22 novembre 2013
Myanmar: Golden Rock
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era proprio così! chissà com'è stata la discesa ! Ho ansia di racconti!
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