venerdì 22 novembre 2013

Myanmar: cambio di livello

Ci sono degli avvenimenti nella vita che ti cambiano, e dopo non sei piu' lo stesso.
In un viaggio e' la stessa cosa, arriva un momento che cominci a sentirti parte del territorio che stai esplorando, che ti rendi conto che hai perso un velo che ti teneva un po distaccato da quello che ti circonda.
Sei piu' "dentro".
Penso che il tempo sia soggettivo, io di solito ci metto circa 2-3 settimane; infatti oggi mi sono reso conto che entro nei coffee shop con disinvoltura, e con la stessa serenita' ho pranzato in tipo di 'posto' da cui mi sono tenuto alla larga fino ad ora (tra l'altro un buon biryani, che non avevo trovato fino ad ora).
Ed anche con la gente, con le decisioni sulla rotta da fare, con il lasciarsi andare.
Sono al sud, Kinpun, punto di partenza per la Golden Rock, una rotta meno battuta dai turisti che di solito fanno mordi e fuggi da Yangon.
Nell'autobus di linea che mi ha portato qui ero l'unico occidentale ed ho faticato a trovare qualcuno che parlasse un briciolo di inglese per far capire dove dovevo scendere, in modo che mi avvisassero. Ma c'e' disponibilita', attenzione e cura.
Per un momento, dopo sceso dall'autobus e salito su una moto che mi fa da taxi per portarmi a 15 km di distanza, mentre andavo mi rendevo conto di quanto fossi affidato a questa gente che mi fa salire, scendere, mi prende e mi porta chissa dove, con la speranza che io mi sia spiegato e che loro abbiano capito.
Ma durante il viaggio in moto, con il vento tra i capelli, che panorami ...

1 commento:

  1. Senza nulla togliere a quanto finora hai scritto, a tutta questa meraviglia che, bonta' tua, condividi con noi, devo dire che "cambio di livello" e' il post che piu' mi ha colpito. Bello, davvero bello, soprattutto quel "sei piu' dentro" e' emozionante. Ci ho trovato il senso vero del viaggiare, quella la spinta che tutti almeno una volta abbiamo provato e soffocato... Fiero di avere un amico "Pac"

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