Il vasto sito archeologico di Angkor e' stato costruito tra l'800 e il 1400 dai re della civilta' khmer che, quando venivano incoronati, si sentivano in dovere di edificare qualcosa di piu' grande e di piu' maestoso del predecessore.
Il risultato e' stato un vasto insieme di fossati, fortificazioni, citta', templi e bacini idrici distribuiti in una superficie di centinaia di km quadrati, in cui vivevano milioni di persone.
Siccome si riteneva che la pietra ed il mattone fossero da riservare alle divinita', non rimangono tracce di case e palazzi, costruiti in legno, paglia e bambu', e la gran parte di quello che e' arrivato fino a noi e' rimasto sommerso dalla giungla per secoli.
Consacrato al turismo internazionale solo negli ultimi anni, offre centinaia di siti la cui differrnza di forma, costruzione, raffinatezza, conservazione e ambientazione rende l'esperienza sempre unica e varia.
Descrivere i templi e' difficile, sarebbe un panorama di superlativi che non renderebbe comunque giustizia alle emozioni che si vivono sul posto; le foto rendono ancora meno in quanto la luce appiattisce le forme, toglie il senso di profondita' e non passa l'ambiente in cui ci si trova.
Insomma, difficile descriverli e difficile fotografarli, ma si tratta di un esperienza unica al livello delle rovine Maya o Atzeche.
Il tempio piu' famoso e' Angkor Wat, riprodotto anche nella bandiera cambigiana; solenne ed imponente, sembra sia stato un monumento funerario destinato alle cerimonie funebri e alla conservazione delle spoglie reali.
Le dimensioni sono enormi; il sito e' dentro un fossato pieno d'acqua largo 190 metri delle dimensioni di 1,3 x 1,5 km ed ospita diverse strutture tra le quali quella centrale ha un porticato con 800 metri di bellissimi bassorilievi alti 2/3 metri.
La struttura centrale si compone di tre livelli di stanze, vasche e corridoi dove le voci dei turisti passano dal giapponese al russo al cinese allo spagnolo, in una babele di razze e colori.
Avevo gia' visto che visitare templi con molta gente fa perdere l'atmosfrera e la magia del posto, ma molto del fascino e della sua maestosita' rimane lo stesso.
"... nella terra degli Arhat ..."
Novembre 2013 - Febbraio 2014: un viaggio in Indocina nella bellezza della natura asiatica sulle orme della cultura Buddhista Theravada. Quattro mesi da solo ed in compagnia di amici fidati per percorrere 8500 km tra Thailandia, Myanmar (ex Birmania), Laos, Cambogia, Vietnam del Sud.
giovedì 16 gennaio 2014
Cambogia: templi di Angkor
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Mi dispiace ma questa parte del viaggio te la invidio proprio...vorrei essere li :-( Mentre il capodanno tranquillo...che dire...Noi siamo stati più eccitati :-P Love Rupy
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