Lasciamo con un po di rimpiamto Sihanoukville e le sue grigliate di pesce la sera mangiate sulla sabbia; musica di sottofondo, onde del mare, lanterne di carta luminose che si alzano in cielo, sempluci fuochi di artificio sparati sul bagnasciuga ... come stancarsi di tutto cio?
Teoricamente due ore di minivan piu' a sud ci attende Kampot, ma la serieta' cambogiana non e' quella thailandese.
Ci vengono a prendere con 50 minuti di ritardo, ci stipano in un pulmino sovraffollato, ci vogliono far viaggiare in 15 su 13 posti e protestiamo, partiamo in 12 e poi tornano indietro a riprenderne altri 2 ...
No comment.
Con calma, ma arriviamo: Kampot e' una decadente cittadina coloniale dove il fascino della decadenza ed il calore del giorno invogliano all'ozio ed al relax.
Abbiamo solo un pomeriggio e una notte qui, la mattina dopo super-tour in tuk-tuk per le campagne e le risaie di Kampot a vedere grotte e visita ad una azienda che produce il pepe, che non si sa perche' ma qui viene particolarmente buono e non da fastidio.
E' molto profumato sia al naso che in bocca, e lascia una bocca molto buona.
Ci spiegano che all'inizio il chicco del pepe e' verde e cresce in piccoli grappoli, poi matura e.diventa nero o rosso; poi bollendo e sbucciando il rosso si ottiene il pepe bianco.
Raccolta e selezione chicco per chicco a mano ...
Ed allora via all'acquisto di pepe di tutti i colori ed all'assaggio di piatti fatti con il pepe di Kampot.
Una volta arrivati a Kep, localita' di mare, si continua l'avventura culinatia con i granchi di Kep, cucinati con ... indovina?
Bene, ne sento gia la mancanza ....
(foto: farfalla su un fiore alla casa delle farfalle a chiang Mai ... non ho foto di queste 2 giornate, mi sto impigrendo ... Ma sempre natura e' ....)
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