Si lo so, prima o poi doveva succedere, ma succede sempre quando meno te lo aspetti.
Tu te ne stai andando bello bello per la tua strada, non ci pensi, e improvvisamente ... track !!! ... e non capisci piu' niente.
E' bastato uno scambio di sguardi: lei se ne stava li, a mezzo metro da me, ferma, immobile, tranquilla come se nulla fosse ed io mi sono sciolto, improvvisamente l'unica cosa che volevo era avvicinarmi a lei e toccarla.
E' stato un incontro incredibile, accarezzarla un esperienza indimenticabile ...
Poi, come nei migliori film, le nostre strade si dividono e di lei mi rimane solo un dolce ricordo: non so neanche il suo nome.
So solo che pesa 200 chili e che insieme alle altre tigri del Tiger Kindom regala ai visitatori un esperienza incredibile.
Le tigri sono nate in cattivita', mangiano solo carne bianca (quindi non conoscono il sapore del sangue della carne rossa) sono cresciute con gli uomini e sono abituate ad essere toccate ed accarezzate.
Sono in recinti dove si entra pochi alla volta con i custodi che controllano piu' te che loro: in ogni recinto ce ne sono 4/5 libere e c'e' qualche accortezza da rispettare, ad esempio non vanno toccate sulla testa e non vanno approcciate da davanti, ma la sensazione e' di coccolare dei gattoni che le coccole se le pigliano tutte!
Ci sono quelle appena nate ancora nell'incubatore e che non si possono toccare, ma nei recinti aperti ai visitatori si va dai cuccioli di 3-4 mesi fino agli adulti.
Essendo animali notturni di giorno sonnecchiano ma non sono drogate: infatti ad un certo punto un custode ha preso una lunga canna con un pennacchio in cima ed ha cominciato a sventolarlo di fronte ad una tigre.
Incredibile come e' diventata sveglissima, ha rizzato le orecchie, spalancato gli occhi ed ha cominciato a saltare per acchiappare il pennacchio.
Staccava da terra i suoi 200 kg con una grazia unica, a 2 metri da me, mi passava a mezzo metro di distanza, vigile ed attiva, ma io non ero di suo interesse, per fortuna.
Poi dopo un po, finito il gioco, come un gattone si e' rimessa giu a sonnecchiare ed a farsi coccolare.
Tanta potenza, una potenziale 'mangiatrice di uomini' li, ferma, che si fa carezzare come un gatto domestico ...
Come un bimbo piccolo non volevo piu' uscire, ed una volta fuori volevo rientrare: ma avevo gia' fatto un ora buona dentro i recinti, e probabilmente anche se avessi fatto un altra ora non sarebbe bastato.
Io volevo portarmela a casa!
"... nella terra degli Arhat ..."
Novembre 2013 - Febbraio 2014: un viaggio in Indocina nella bellezza della natura asiatica sulle orme della cultura Buddhista Theravada. Quattro mesi da solo ed in compagnia di amici fidati per percorrere 8500 km tra Thailandia, Myanmar (ex Birmania), Laos, Cambogia, Vietnam del Sud.
domenica 22 dicembre 2013
Thailandia: mi sono innamorato
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capisco benissimo l'amore a prima vista! A me è successo con i leoni.....mi hanno dovuto portare via con la forza....e loro l'hanno assaggiata la carne rossa :-) bellissima foto, tante coccole!
RispondiEliminaCiao carissimo Mauro, finalmente riesco a trovare qualche minuto per farti un saluto. Leggo spesso i tuoi commenti e devo dire che non immaginavo potessi avere certe doti come dire, da narratore... :) Ti vedo sereno e immaginando che non sia una cosa preconfezionata per le foto sono davvero contento per te. I tuoi racconti sono appassionati e dettagliati e leggendo certi passi sembra quasi di essere lì con te forse al tuo ritorno potresti davvero pensare di scrivere un racconto... Vedo che per la maggior parte pubblichi foto dei posti dove stazioni e dopo del tempo che non ci si vede sono contento che tu ne abbia caricata una dove ci sei anche tu. Certo che, detto da me che odio farmi fotografare è un po' un controsenso ma che ci vuoi fare?
RispondiEliminaOk dai, volevo solo farti un piccolo saluto, volevo farlo da un po' ma sai, il tempo è tiranno.
Un caro saluto, Michele Storari.
Che meraviglia !!!!!
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