In uno dei primissimi post di questo blog dicevo che in questo viaggio non cercavo nulla, e che tuttalpiu' avrei trovato qualcosa.
In effetti di cose ne ho trovate molte, ma sono anche rimasto un po deluso di non aver trovato qualcosa che, invece, mi aspettavo ci fosse.
Vedendola meglio da un altra angolazione questo significa che qualche cosa, anche io, senza avercelo chiaro, la stavo cercando.
Ma l'essere coscente della 'delusione' mi aveva subito fatto capire il mio errore, ed era subito passata.
Recentemente ho scambiato un libro che avevo finito di leggere ed ho preso in cambio il libro di esordio di Giorgio Faletti, "Niente di vero tranne gli occhi"; un ottimo romanzo poliziesco, storia intrigante, scritto bene e con moltissimi spunti di riflessione.
Non e' un caso che sia stato tradotto in molte lingue.
Ho copiato un passaggio; e' solo uno dei tanti spunti che il libro offre ma questo spiega esattamente la situazione.
:-)
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(parlando della citta' di New York)
"... e, mescolata a tutto cio', la gente che stava in quella citta' o che ci arrivava in cerca di qualcosa, senza sapere che qui non c'era, come non c'era da nessun'altra parte. Semplicemente, qui c'erano piu' posti dove cercare. In fondo, quello che tutti volevano era solo un illusione."
(foto: particolare di un tempio di Seam Reap)
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