I trasferimenti cominciano a pesarmi, anche se sono brevi: un ora per rifare lo zaino, un ora di barca, un ora di pulmuno, una nuova citta', una nuova caccia alla stanza sperando che il letto non sia troppo duro.
Trang ha di bello un aereoporto che dista poco piu' di un ora di volo da Bangkok; nello stesso giorno parte la Rosi ed arriva la Yasho, ed allora il giorno dopo ci si gira e, dopo un ora di pulmino ed un ora di barca, si arriva a Ko Tarutao, isola principale del parco marino dell'arcipelago di Tarutao.
L'isola e' grande con buoni bungalow, essenziali ma dignitosi, gestiti dai ranger del parco e con un ottimo ristorante nonostante sia l'unico della spiaggia.
Anche qui, come in quasi tutte le isole tranne le piu' grandi, elettricita' solo dalle 18 alle 24, no internet e no acqua calda; detto cosi forse sembra un problema ma in effetti non lo e'.
Ci sono diverse cose da fare nell'isola: una grotta interessante, trekking, cascate, biciclette, kayak.
Unico inconveniente le sandflys; sono delle specie di pulci della sabbia che lasciano fastidiosi bitorzoli sulla pelle che ti fanno grattare notte e giorno per almeno 48 ore.
E allora via, si scappa a gambe levate (e martoriate).
Peccato perche' la seconda baia, Mo Lae, e' una falce di sabbia bianca lunga un chilometro che si incunea tra la il verde della giungla e il blu del mare; il tutto e' da condividere tra gli abitanti di 20 bungalow, quindi al massimo 40 persone.
Piu o meno come Riccione ...
"... nella terra degli Arhat ..."
Novembre 2013 - Febbraio 2014: un viaggio in Indocina nella bellezza della natura asiatica sulle orme della cultura Buddhista Theravada. Quattro mesi da solo ed in compagnia di amici fidati per percorrere 8500 km tra Thailandia, Myanmar (ex Birmania), Laos, Cambogia, Vietnam del Sud.
mercoledì 12 febbraio 2014
Thailandia: Ko Tarutao
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