A differenza del turista (che fa viaggi brevi, in una nazione ci sta' poco e non ha questo problema) un viaggiatore si trova spesso a convivere con una spada di Damocle che si chiama 'scadenza del visto'; quando arrivi in una nazione ti danno il permesso di stare un tot (varia da nazione a nazione, dai 15 gg a 3 mesi) ed entro la scadenza devi andartene, altrimenti diventi 'illegale' e come minimo c'e' l'arresto.
A volte puo' capitare che vuoi stare di piu' ma non ti bastano i giorni del visto; hai due possibilita', fregartene e vivere da clandestino (sconsigliatissimo, ma in Brasile c'e' chi lo fa poi denuncia la perdita del passaporto) o correre ai ripari.
Di solito la soluzione piu semplice e' quella di uscire dalla nazione, rientrare subito dopo e riottenere altri giorni; tecnicamente si chiama Visa Run e ci sono agenzie che organizzano la cosa e ti supportano.
Il mio visto ha bisogno di 5 giorni in piu', ho 30 giorni e me me servono 35, quindi so che prima o poi ho bisogno di un Visa Run, oppure andare in un ufficio immigrazione di un capoluogo di provincia e pagare 50 euro (non sembra, ma e' costoso).
L'occasione giusta e' qui; sono a 2 passi dalla Malesia e la Malesia non chiede soldi per farti entrare.
Mi appoggio ad una agenzia che con un pulmino mi porta fino al confine (60 chilometri) e mentre il pulmino aspetta con i miei bagagli in territorio thailandese io a piedi varco la frontiera thai, timbro d'uscita (e se non mi fanno rientrare? I miei bagagli?), faccio i 100 metri che dividono la frontiera thai da quella malese, mi presento allo sportello, timbro di ingresso in Malesia, mi sposto di 1 metro allo sportello di fianco, timbro di uscita dalla Malesia, mi giro, 100 metri indietro e timbro di ingresso in Thailandia, visto per altri 30 giorni.
Sospiro di sollievo ... rimonto sul pulmino e torniamo al punto di partenza.
Sul passaporto adesso c'e' anche il timbro malese, anche se non ci ho messo nemmeno piede, tecnicamente ero rimasto sulla 'terra di nessuno' tra le due frontiere.
Mi ricorda quando da piccoli si andava in montagna sulle alpi e si varcava il confine svizzero solo per fare benzina, comperare sigarette e cioccolata e poi si tornava indietro immediatamente; il resto era troppo caro ...
"... nella terra degli Arhat ..."
Novembre 2013 - Febbraio 2014: un viaggio in Indocina nella bellezza della natura asiatica sulle orme della cultura Buddhista Theravada. Quattro mesi da solo ed in compagnia di amici fidati per percorrere 8500 km tra Thailandia, Myanmar (ex Birmania), Laos, Cambogia, Vietnam del Sud.
lunedì 24 febbraio 2014
Thailandia: Visa Run
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
a me era successo al confine fra la Bolivia e il Perù..........poi li ho dovuto 'trattare' per via del vaccino per la febbre gialla.......
RispondiElimina