Dopo il Visa Run sono rimasti 3 giorni di 'buco' prima di ritornare a Bangkok per lo shopping finale pre-rientro.
Ne approfitto per farmi gli ultimi giorni di mare; in questo viaggio ho consolidato la mia recente tendenza ad evitare di stendermi al sole e mi sono invece ritrovato schiavo di posti dove tirare l'amaca all'ombra, ma a 10-15 metri dal mare.
Alzi gli occhi ed il blu' e' li, senti caldo e ti tuffi; e poi alle comodita' ci si abitua velocemente, un amaca e' molto piu' morbida sia della sabbia che del ghiaino...
Penso pero' che sia piu' che un abitudine, penso sia un modo a me piu' consono, ora, di vivere il mare.
Arrivare a Lao Liang e' diverso da altre isole; prima di tutto sono 2 isole vicinissime, con alte pareti verticali a strapiombo, che viste dal mare sembrano due denti molari.
Ma ognuna delle due offre una unica baia di sabbia, protetta dalle intemperie del mare aperto, con barriera corallina a 30 metri dalla riva.
Una delle due isole ospita un campeggio, unica struttura dell'isola; tende grandi con letti veri, bagni in comune, luce elettrica con il generatore, valida mensa con menu a forte presenza di pesce.
Vita semplice; ci sono delle vie per l'arrampicata sportiva, snorkeling, kayak e relax.
Sono arrivato e la prima sera eravamo solo 12 ospiti, tutti europei, per lo piu' giovani; io alzavo l'eta' media ... ma ci siamo trovati subito ed e' stato bello passare qualche giorno assieme.
La natura e' forte qui; si vive in un fazzoletto di terra di piu' o meno 400 metri di spiaggia con meno di 100 metri di alberi dietro, di cui alcuni secolari, circondati da pareti rocciose imponenti; le vie di arrampicata sono su una drammatica parete piena di stalattiti, bellissima anche senza in contrasto con l'acqua verde smeraldo.
Ho una tenda a 20 metri dall'acqua, l'amaca a meta' strada, e non e' umido, neanche la notte.
Entrando in acqua di fronte alla mia tenda, poco piu' in la', galleggiando sulla superfice dell'acqua ho trovato una tana con una murena ad una profondita' di un paio di metri; sono facili da vedere per chi fa immersione ma non cosi' comuni per chi usa solo la maschera e boccaglio.
Affascinante, come lo sono le stellate impetuose di notte; la costellazione di Orione, allo zenit, la fa da padrone.
"... nella terra degli Arhat ..."
Novembre 2013 - Febbraio 2014: un viaggio in Indocina nella bellezza della natura asiatica sulle orme della cultura Buddhista Theravada. Quattro mesi da solo ed in compagnia di amici fidati per percorrere 8500 km tra Thailandia, Myanmar (ex Birmania), Laos, Cambogia, Vietnam del Sud.
giovedì 27 febbraio 2014
Thailandia: Ko Lao Liang
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