Prima di tutto: sembra che si puo'scrivere sia Thailandia che Tailandia senza H, entrambe le dizioni sembrano valide in italiano.
Se ho sbagliato, sopravvivero'.
Oggi lascio Ko Bulon, un piccolo e piacevole paradiso per andare a passare qualche giorno sulla discussa e frequentata Ko Lipe.
C'e una 'speed boat' che fa questa tratta, viene da nord e va a sud.
Come gia' successo, nelle isole non c'e' quasi mai un molo per attraccare ed allora i passeggeri vengono fatti salire su una lenta 'long tail', una barchetta di legno da una decina di posti, e con quella si va in mare, ci si ferma e si aspetta, riparati dal tettuccio, in silenzio, sotto il sole, in balia delle onde per fortuna piccole.
Dopo un tot di tempo, 5 minuti o mezzora a seconda dei voleri degli dei del mare, arriva all'orizzonte il motoscafo d'altura e parte una scena degna dei film sui contrabbandieri o sui migranti africani.
La sponda del motoscafo e' in alto rispetto alla barca, e la prima cosa che dice il ragazzotto che si affaccia e' 'biglietti'; tutti si affrettano a rovistare nelle tasche, con la paura di essere lasciati li o ributtati ai pesci.
Per prima cosa il ragazzotto raccoglie i biglietti e le speranze di tutti; lui coi biglietti sopra, noi senza biglietti sotto ... e se c'e' una persona che non ha bigllietto come fai a sapere chi e'?
Chi non farai salire?
Nel dubbio sarebbe meglio affrettarsi ma prima tocca ai bagagli; valigie e zaini tirati su e giu come balle di paglia, e vedo il mio raggiungere la terra promessa mentre rimango ad ondeggiare sottobordo.
Per un attimo mi sento depredato, senza i miei averi, in mezzo al mare, vulnerabile; ma i bagagli da imbarcare sono stati imbarcati, e quelli da sbarcate pure, e allora viene dato il via libera ai turisti che arrancano per salire, mentre altri a malavoglia scendono incerti sulla barchetta traballante.
Merce imbarcata e sbarcata velocemente in mezzo al mare; manca solo l'elicottero della finanza e l'altoparlante che grida 'arrendetevi, siete circondati!'.
Cerco un posto a sedere, in questo carro bestiame galleggiante che trasporta una settantina di persone, e mi accontento di uno strapuntino conquistato a fatica.
Metto le cuffiette, parte la musica, riconosco Einaudi e mi ritornano in mente altri trasferimenti, altri viaggi, altri momenti di riflessione e di vita.
Oggi e' tutto diverso: di fianco a me non ci sono le persone locali, vestite in abiti locali, sono tutti turisti piu' o meno provati dal sole, molta pelle scoperta, qualche torso nudo, una babele di idiomi e canottiere multicolori.
Non sono su un vecchio bus che lentamente arranca tra risaie e palmeti ma su uno scafo in vetroresina che sobbalza sul mare piatto.
Non ho messo le cuffiette per evitare le melense canzoncine locali sparate a tutto volume dal televisore del bus ma per evitare il frastuono di 3 motori fuoribordo da 250 cavalli l'uno.
Oggi non mi sento un viaggiatore, oggi mi sento un turista.
Ma va bene: mi sento pieno, ho visto talmente tante cose e vissuto talmente tante emozioni che faccio fatica a ricordarle.
E' come un pranzo da 20 portate, tutte buonissime; alla fine, chi se li ricorda gli antipasti?
Questo blog mi sara' molto utile proprio per riconnettermi e rivivere quelle emozioni che sono li, dentro di me, seppellite e stratificate dal tempo.
E questo senso di pienezza che provo e' molto bello; sono qui, al mare, in posti bellissimi e so che tra poco mi girero' e tornero' indietro, ed ho voglia di farlo.
Non ho la sensazione di perdita di quello che sto vivendo adesso, non c'e' il 'non vorrei andar via'; c'e' invece un senso di pienezza e la consapevolezza di dover tornare a casa, che ci sono cose da fare li e la voglia di tornare e di farle.
E' come un pranzo da 20 portate, tutte buonissime; dopo il caffe' hai voglia di alzarti ed andare a fare una passeggiata, piacevolmente sazio.
"... nella terra degli Arhat ..."
Novembre 2013 - Febbraio 2014: un viaggio in Indocina nella bellezza della natura asiatica sulle orme della cultura Buddhista Theravada. Quattro mesi da solo ed in compagnia di amici fidati per percorrere 8500 km tra Thailandia, Myanmar (ex Birmania), Laos, Cambogia, Vietnam del Sud.
mercoledì 19 febbraio 2014
Thailandia: 20 portate
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