Oggi ho finito a leggere un libro; era della vecchia serie dei Gialli Mondadori, un libro che avevo preso in una guesthouse a Sihanoukville in Cambogia.
Chissa' quanti lo avevano letto, come era finito li: e' stato con me in Cambogia ed in Vietnam, ed ora che l'ho terminato, qui a Kradan, in Thailandia, ha preso posto nello scaffale dei libri usati del resort che mi ospita.
In cambio ho preso un romanzo di Clive Cussler che ho gia' letto (e che rileggo volentieri) che era li a poltrire da chissa' quanto tempo; e' curioso pensare alla vita di questi libri che montano in uno zaino, viaggiano per il mondo per essere abbandonati poi chissadove, e rimanere in attesa di un altro viaggiatore che li prenda per fare un altro pezzo di mondo.
E chi sono quelli che danno i passaggi a questi libri? Uomini? Donne? Giovani o menogiovani?
Trovare un libro italiano in giro non e' facile: forse noi italiani siamo possessivi, non ci piace abbandonarli?
Chissa ...
Comunque leggo la prefazione e mi viene da dire "anche qui"!
La prefazione parla della famosa Biblioteca di Alessandria che "esistette veramente, e se non fosse stata devastata dalle guerre e dal fanatismo religioso ci avrebbe donato non soltanto il patrimonio della conoscenza degli imperi dell'Egitto, della Grecia e di Roma, ma anche delle civilta' poco note che nacquero e tramontarono molto lontano dalle rive del Mediterraneo.
Nel 391 d.C. l'imperatore cristiano Teodosio ordino' di bruciare tutti i volumi e le opere d'arte che avevano contenuti sia pur lontanamente pagani e che includevano gli insegnamenti degli immortali filosofi greci ....".
Un immenso patrimonio mondiale perduto per sempre.
E allora mi sono dovuto fermare a riprendere un pensiero che mi ha accompagnato per settimane e che ha lavorato, dentro, come un tarlo.
In questi mesi di Asia ho visto templi birmani distrutti dai thailandesi, templi thailandesi distrutti dai birmani, templi laotiani rasi al suolo dai thai, templi khmer distrutti dai khmer rossi ... le ideologie e le fedi religiose invadono i territori vicini, distruggono le culture esistenti e installano le proprie, i propri dei, le proprie credenze.
Patrimoni di cultura, di arte, di bellezza vengono irrimediabilmente persi in nome del "mio dio che e' meglio del tuo" (o piu recentemente "il mio modo di pensare e' meglio del tuo").
Il vincitore annulla e cancella il vecchio e impone al vinto il proprio modo di pensare; e se pensate che accadeva solo secoli fa vi prego di informarvi sugli orrori del conflitto serbo-bosniaco che e' successo solo l'altroieri, la porta accanto a casa nostra.
Ovvio che tutto cio' non fa che accrescere l'odio da parte del vinto verso il vincitore, e getta il seme della vendetta e del riscatto; si prepara il campo alla prossima "guerra di liberazione".
E a questo punto "terrorista" o "partigiano" sono solo due etichette messe alla stessa persona a secondo del fronte da cui la si guarda.
Accade ancora, oramai da migliaia di anni, ovunque, e se non e' la religione e' il colore della pelle, o l'etnia, o il modello economico (gli Usa e la Cina in questo sono dei maestri).
A questo punto mi spiace diventare retorico, ma oramai ho una certa eta', e con l'avanzare dell'eta' si ha meno da perdere; abbiate pazienza.
C'e' una vecchia canzone che conosciamo tutti e che tutti abbiamo canticchiato piu' di una volta, negli ultimi quarant'anni; se soltanto ne conoscessimo veramente il testo, il significato profondo, se solo provassimo veramente a farla un po' piu' nostra, giorno dopo giorno.
Altrimenti la prossima volta che l'ascoltate alla radio invece di canticchiarla, onestamente, cambiate canale ...
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Imagine (John Lennon)
Immagina che non esista il paradiso
È facile se ci provi
Nessun inferno sotto di noi
Sopra di noi solo il cielo
Immagina che tutta la gente
Viva solo per l’oggi
Immagina che non ci siano nazioni
Non è difficile da fare
Niente per cui uccidere o morire
E anche nessuna religione
Immagina tutta la gente
Che vive la vita in pace
Puoi dire che sono un sognatore
Ma non sono l'unico
Spero che un giorno anche tu ti unirai a noi
E il mondo sara' una cosa sola
Immagina un mondo senza possesso
Mi chiedo se ci riesci
Senza avidità o ingordigia
Una fratellanza di uomini
Immagina tutta le gente
Che condivide il mondo
Puoi dire che sono un sognatore
Ma non sono l'unico
Spero che un giorno anche tu ti unirai a noi
E il mondo vivra' come una cosa sola
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